1 May 2024
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Afol / Stato di agitazione per il personale in distacco da Città Metropolitana

Bonfanti (Fp Cgil Milano): “Il tempo dell’attesa è davvero finito, dopo due anni di trattative è il momento delle risposte”

19 mar. 2024 – “Risposte nel merito, soluzioni celeri e un cambiamento di metodo”. È quanto chiedono le lavoratrici e i lavoratori di Città Metropolitana in distacco presso i servizi all’impiego, che nell’assemblea di oggi, martedì 19 marzo, hanno dato mandato alla Rsu e alle organizzazioni sindacali per aprire lo stato di agitazione unitario.

Come spiega Alexandra Bonfanti, segretaria Fp Cgil Milano, “Le lavoratrici e i lavoratori, circa 220, sono dipendenti di Città Metropolitana in distacco presso Afol, azienda speciale consortile per la formazione l’orientamento e il lavoro del territorio metropolitano milanese, e da entrambe c’è un atteggiamento a dir poco recalcitrante a risolvere le questioni, che si stanno protraendo da tempo e quindi, come accade in questi casi, stanno diventando sempre più impegnative. Peraltro da entrambi gli enti le informazioni e le comunicazioni procedono a singhiozzo e non nel modo più corretto”.

Quali sono i problemi? “Dalle condizioni degli ambienti di lavoro, per cui l’istanza è che si abbia cura della salubrità e sicurezza degli stessi, oltre che della loro manutenzione, a beneficio della salute e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori, al fabbisogno dei cellulari di servizio, che va puntualmente verificato – risponde Bonfanti -. Ci sono poi partite che interessano l’organizzazione del lavoro e i diritti normativi ed economici. Vedi stabilire per quali attività erogare l’indennità di condizioni di lavoro, vedi prassi più uniformi per lo smart working, che va reso anche più fruibile. Altri temi sono la flessibilità oraria, la fruizione delle ferie, la garanzia di accedere a percorsi formativi”, aggiunge la sindacalista.

Quindi la richiesta di base è di vedere fatti concreti in tempi brevi? “Certamente. Riteniamo anche necessario integrare il contratto decentrato con delle previsioni specifiche per queste lavoratrici e lavoratori, che sono soggetti a un’organizzazione del lavoro diversa da quella ordinariamente prevista in Città metropolitana – afferma la segretaria della Fp Cgil Milano -. Il tempo dell’attesa è davvero finito, dopo due anni di trattative è il momento delle risposte”.