4 Dec 2024
HomePaviaCarceri pavesi / Fp Cgil: il nodo occupazionale è cruciale

Carceri pavesi / Fp Cgil: il nodo occupazionale è cruciale

In seguito alle continue aggressioni al personale, il sindacato del quadrato rosso chiede e ottiene l’incontro in Prefettura con la Asst e i direttori dei tre istituti penitenziari del territorio

22 sett. 2022 – Salute, sicurezza e assunzioni necessarie, a tutti i livelli. È quello che ha chiesto la Fp Cgil Pavia all’incontro in Prefettura, sollecitato proprio dal sindacato a causa del susseguirsi di aggressioni al personale, sanitario e penitenziario, con la Asst e i direttori delle tre carceri territoriali: del capoluogo, di Voghera e Vigevano.

Com’è andata? “Il Prefetto si è impegnato da un lato, a scrivere al Ministero della Giustizia per fare arrivare nuovo personale penitenziario. Dall’altro, a chiedere un tavolo regionale di confronto presso il Provveditorato (il Prap), con le istituzioni sia carcerarie sia sanitarie per ipotizzare un aumento della tariffa oraria per i medici delle carceri e un aumento dei fondi per il restante personale sanitario, dagli infermieri agli assistenti sociali”, risponde il segretario generale Fp Cgil Pavia Americo Fimiani.

Quale il ruolo del sindacato? “Preso atto delle dichiarazioni di disponibilità, abbiamo ribadito la nostra richiesta di un piano occupazionale per sanare le carenze di organico e migliorare le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo si fa anche informandoli rispetto ai provvedimenti presi dagli istituti, che non comunicano, ad esempio, se un detenuto viene trasferito o meno e il perché, e questo genera frustrazione nel personale aggredito – risponde Fimiani -. Il nodo del personale è cruciale dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro ma anche per la popolazione detenuta, in termini di assistenza, salute, educazione, sicurezza. Serve con urgenza nuovo personale ma anche incentivare la permanenza del personale che c’è già, se si vuole affrontare in modo propositivo la situazione drammatica delle nostre carceri”.