Sondrio, 14 dicembre 2022 – Con 20 voti favorevoli e 1 astenuto (sulle 21 persone presenti delle 22 aventi diritto), l’Assemblea Generale eletta dal XII Congresso della Funzione Pubblica CGIL di Sondrio, tenutosi in data odierna, ha riconfermato Michela Turcatti segretaria generale.
“Ricompattiamo il lavoro e ricompattiamo i diritti! afferma Turcatti, 42 anni, per la seconda volta alla guida della categoria -. Siamo convinti che in una società sempre più frammentata e individualista, in cui la precarietà, anche nella nostra categoria, dilaga, sia fondamentale rivendicare da parte nostra parità di salario e parità di diritti e stesse condizioni per chi svolge il medesimo lavoro, sia con il datore di lavoro pubblico che con il datore di lavoro privato. Lo vediamo in sanità, nelle Rsa, ma non solo. Vi sono troppe figure ai margini, spesso donne, non valorizzate adeguatamente rispetto alle proprie professionalità e all’importanza del lavoro svolto. Pensiamo ad esempio alle addette (sono quasi tutte donne in provincia di Sondrio) all’assistenza scolastica. Assistono alunni disabili, ma non sono dipendenti del Miur o dello Stato (i soggetti committenti), bensì di cooperative sociali, spesso sotto inquadrate e con le forti ripercussioni su salari e diritti. Dobbiamo pretendere che lo Stato, il perimetro pubblico, smetta di essere, giorno dopo giorno, sotto attacco e ridimensionato. Le esternalizzazioni sono quotidiane, specie in sanità. Negli ultimi mesi abbiamo assistito addirittura all’esternalizzazione di due pronto soccorso, quelli di Sondalo e Chiavenna e, al contempo, mentre gli ospedali vengono svuotati, non v’è nulla del territorio o della presunta Sanità di Montagna, se non slogan e passerelle. Non è accettabile, per le lavoratrici e i lavoratori e per i cittadini, che hanno diritto a una sanità pubblica, di qualità”.
In vista dello sciopero generale di venerdì 16 dicembre Turcatti dichiara: “Ci mobilitiamo perché abbiamo bisogno di un ruolo potenziato dello Stato, per costruire un nuovo stato sociale e per rafforzare la Pubblica Amministrazione, che soffre a causa di organici non adeguati e di investimenti che, anche in questa legge di Bilancio, non si vedono. Mancano i fondi per rafforzare il Servizio sanitario nazionale, mancano i fondi per i rinnovi dei contratti, mancano la progettualità e gli investimenti dovuti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego, erogatori e generatori dei diritti di cui tutte e tutti noi abbiamo, sempre più, drammaticamente bisogno. La rivendicazione di più diritti e tutele riguarda tutte le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici, per stare nell’ambito della categoria, e investe in una dimensione più generale il mondo del lavoro che si suda il pane e una visione differente di Paese”.
Flash mob per i diritti, le libertà, la pace nel corso del congresso Fp Cgil Sondrio