Partecipata l’assemblea unitaria regionale in Aler Milano, seguita da un presidio ai suoi cancelli. Pirovano (Fp Cgil): “Una bella giornata di lotta in preparazione dello sciopero del 20 febbraio. I lavoratori ci sono e vogliono battersi per il loro contratto e per un aumento di salario che consenta un vero recupero del potere d’acquisto”
6 feb. 2024 – “Le lavoratrici e i lavoratori di Aler garantiscono un diritto essenziale alla cittadinanza, quello all’abitare. La loro professionalità deve essere riconosciuta dal rinnovo contrattuale, chiediamo: valorizzazione del personale, incrementi economici e riconoscimento degli arretrati. Oggi a Milano, assemblea e presidio dei dipendenti di Aler”. Così in un post su Facebook La Funzione Pubblica Cgil milanese che, con la segretaria Lucilla Pirovano, in qualità anche di componente la delegazione trattante nazionale, ha spiegato, durante l’assemblea regionale unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende dell’edilizia residenziale pubblica, le ragioni che porteranno allo sciopero nazionale del prossimo 20 febbraio.
Federcasa vuole costringere le organizzazioni sindacali a scegliere tra eventuali risorse messe sul contratto oppure destinate a manutenere le case popolari.
In preparazione dello sciopero di martedì 20, in Lombardia le federazioni regionali di Cgil Cisl Uil hanno organizzato all’Aler milanese di Viale Romagna, l’iniziativa odierna.
“Una bella giornata di lotta, 400 lavoratori hanno partecipato alla nostra assemblea e al presidio unitario sotto Aler Milano – afferma Pirovano -. I lavoratori ci sono e vogliono battersi per il loro contratto e per un aumento di salario che consenta un vero recupero del potere d’acquisto. In questo momento la controparte è ferma al 5,2% di aumento tabellare. Una cifra irrispettosa del valore di chi lavora e di chi consente le politiche abitative in Lombardia e in tutta Italia. Quindi non ci stiamo – aggiunge – e non ci stiamo nemmeno al ricatto in cui la controparte prova a metterci, dividendo i lavoratori e contrapponendoli agli inquilini. Noi, semmai, vogliamo tenere insieme un servizio migliore e condizioni di lavoro più dignitose”.
“Unitariamente abbiamo scritto a Regione Lombardia, visto che non solo nomina i presidenti delle Aler ma controlla anche le aziende, dà gli indirizzi in materia di assunzioni di personale e finanzia con proprie risorse la manutenzione e riqualificazione del patrimonio – ha dichiarato Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia –. Se le Aler sono in situazione critica, allora Regione si assuma la responsabilità di valorizzarne dal punto di vista economico i dipendenti e si faccia garante del rinnovo contrattuale. I problemi dell’edilizia residenziale pubblica sono tanti e le lavoratrici e i lavoratori sono parte della soluzione, non certo il problema”.