25 Nov 2024
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Federcasa / Il 28 giugno presidio per il contratto nazionale

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Mentre la parte datoriale rinnova Presidente, i sindacati in piazza per il rinnovo contrattuale 2022-2024. Pusceddu (Fp Cgil Lombardia): “Auspichiamo che il rinnovo ai vertici di Federcasa porti anche al rinnovo contrattuale. Servono lungimiranza, responsabilità e rispetto. La nostra lotta va avanti”

Presidio Federcasa volantino19 giu. 2024 – Con le parole: “Federcasa, vogliamo il contratto!”, venerdì 28 giugno, dalle ore 10.30 alle 13, Fp Cgil-Cisl Fp e Uil Fpl nazionali organizzano a Roma, in Piazza Esquilino, un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende ed enti dell’edilizia residenziale pubblica mentre la parte datoriale elegge il suo nuovo o la sua nuova Presidente.

“Le trattative per il rinnovo contrattuale sono arenate e il 28 giugno a chi guiderà Federcasa verrà consegnata la lettera che, firmata dalle lavoratrici e lavoratori nel corso delle assemblee territoriali, riepiloga le nostre rivendicazioni unitarie in sede negoziale. La stessa nota è già nelle mani del Presidente uscente Riccardo Novacco e pure di quelle del Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – spiega Dino Pusceddu, segretario della Fp Cgil Lombardia -. A quest’ultimo è stata anche ribadita la richiesta sindacale di un incontro in tempi strettissimi, vista la sua responsabilità nell’ambito delle politiche abitative”.

Quali sono le rivendicazioni?

Il contratto 2022-2024 deve tutelare i salari rispetto al carovita e al tempo stesso valorizzare la professionalità del personale che si adopera a rendere esigibile il diritto all’abitare a una fascia di persone fragili sul piano economico. Federcasa, invece, ha fatto una proposta indecorosa con quel 6% di incremento tabellare che non tiene conto né dell’inflazione a due cifre né dell’indennità di vacanza contrattuale. Ma nemmeno delle difficoltà crescenti delle lavoratrici e lavoratori che operano in un contesto sociale complicato e dalle tensioni crescenti – risponde Pusceddu -. La loro attività e il loro impegno vengono dati per scontati e invece vanno riconosciuti, dandogli valore sia in termini di ordinamento professionale che di incentivi. E poi vanno loro pagati anche gli arretrati! – incalza il sindacalista -. Auspichiamo che il rinnovo ai vertici di Federcasa porti anche al rinnovo contrattuale. Servono lungimiranza, responsabilità e rispetto. Dopo lo sciopero del 20 febbraio scorso, culmine cui ha portato lo stato di agitazione aperto da mesi, la nostra lotta va avanti, fino a quando non avremo risposte vere e positive alle nostre legittime richieste per un contratto dignitoso, equo e tempestivo”.