23 Nov 2024
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Rsu Igiene Ambientale / Giacomo Calzoni e il lavoro in alta montagna

giacomo calzoni

Dalle difficoltà atmosferiche in Valle Camonica all’importanza della sicurezza e della collaborazione. “Voglio rendere il lavoro più sereno e sicuro per tutti”

14 nov. 2024 – Giacomo Calzoni ha 45 anni, è padre di una bimba di 3, e convive come “coppia di fatto” da 20.

Lavora da 5 mesi nel settore dell’igiene ambientale, per la VCS, la Valle Camonica Servizi, azienda municipalizzata, dopo 8 anni passati nel trasporto pubblico, sugli autobus scolastici.

Qual è esattamente il tuo ruolo?

“Sono autista e operatore ecologico porta a porta. Sono mono-operatore ma lavoro in squadra con tre o quattro colleghi. In base all’estensione del territorio da servire, decidiamo a priori con il responsabile come il lavoro va diviso e poi, ognuno col proprio mezzo, si addentra nei vari comuni – risponde -. Va evidenziato che i nostri comuni sono prettamente comuni di media-alta montagna. il paese più grosso che è Darfo Boario Terme, con 15mila abitanti. La Valle Camonica conta circa 100.000 abitanti e pochi paesi sono sui 5-6.000 abitanti, tanti sui 1000-2000 abitanti – precisa -. Svolgiamo la raccolta solo dell’indifferenziato. Carta, plastica, vetro e umido vengono raccolti da una cooperativa”.

Ma se sei mono-operatore, perché parli di lavoro in squadra?

“Il comune è diviso in settori e ogni mono-operatore ne ha uno ma se un collega ha bisogno di una mano ci deve essere collaborazione – chiarisce -. Non succede in tutte le squadre, molti si aiutano, altri no, perché non ne hanno bisogno oppure per problemi interpersonali. Per questo ritengo fondamentale che, alla base, ci sia sempre il dialogo con i colleghi e con la dirigenza. Anche perché, ed è altrettanto fondamentale, svolgiamo un servizio pubblico, essenziale per la comunità, e lo sporco va tolto dalle strade”.

Quali sono le problematiche del vostro lavoro?

“Acqua, pioggia, neve, etc. sono elementi che fanno la differenza, lavorando in alta montagna, sulle nostre condizioni di lavoro. Nei vari paesini di pedemontani c’è possibilità di trovare la neve, di fare un incidente col mezzo, bisogna montare le catene. Con l’acqua, la visibilità si riduce. Ma anche di mattina presto, specie nel periodo invernale, non tutte le strade sono illuminate. Dobbiamo fare molta attenzione. Per noi la sicurezza è molto importante, decisiva. Quindi dobbiamo avere tutti i dispositivi di protezione individuale e indossare tutto il vestiario ad alta visibilità. Usare i lampeggianti sui mezzi. Inoltre – aggiunge –, raccogliendo i rifiuti indifferenziati, non sappiamo cosa c’è al loro interno. Facciamo sempre a mano tutto lo svuotamento dei mastelli. Dobbiamo mettere le mascherine per evitare problemi igienico-sanitari”.

Rispetto al personale, ci sono carenze?

“Il numero di operatori ecologici è sufficiente per garantire il servizio, ma siamo al limite, senza margini per assenze o imprevisti. In caso di necessità, siamo disponibili a fare straordinari. Va da sé, che sul lungo termine, questa situazione precaria potrebbe diventare una criticità”.

Il 3 e 4 dicembre ci sono le elezioni Rsu e tu ti candidi con la Fp Cgil, perché?

È la prima volta che mi candido, dopo un’esperienza di 8 anni come tesserato Cisl, perché avevo un referente in gamba. Ora sono passato alla Cgil, dove ho trovato sindacalisti decisamente validi ed è giusto dare merito alle persone che si impegnano. La Cgil poi è più radicata, è più distribuita anche sul territorio. Quasi ogni comune qui ha uno sportello Cgil, la Cgil è vicina al lavoratore – considera Calzoni -. Con la mia candidatura voglio impegnarmi, avendo come base il contratto nazionale dell’igiene ambientale, per rafforzare la contrattazione di secondo livello, a partire dal welfare aziendale. Diritti, condizioni, sicurezza di chi lavora vanno sempre migliorati. Voglio impegnarmi a usare il dialogo con l’azienda perché mostri attenzione concreta verso i suoi dipendenti, verso l’operaio. Voglio – dice nel concludere – rendere il più possibile sereno l’ambiente lavorativo dei miei colleghi, perché se il collega è soddisfatto, se lavora con serenità, ne beneficerà anche il servizio erogato”.